MisFits

MisFits è una serie inglese. Ed è difficile aggiungere altro, perchè MisFits è tutto ciò che non si riesce a descrivere e catalogare con le parole. E’ una serie drammatica e comica, demenziale e sociale, linguistica e grottesta, fantastica e adolescenziale, gialla e romantica. Non si riesce a trovare un genere plausibile perchè è una commistione riuscitissima di tutto questo. Anche la trama, detta così, rende poco: cinque ragazzi della periferia londinese si trovano insieme condannati ai servizi sociali per aver commesso piccoli crimini. Dopo una tempesta, ciascuno di loro si troverà a possedere un potere. Invece che salvare il mondo dovranno stare attenti a non uccidere troppi assistenti sociali. Ma la trama, che pare banale, è raccontata e rappresentata in modo assolutamente originale. I personaggi border line sono gradevoli, ben descritti, a tratti esilaranti. La periferia, quella fredda, grigia, isolata è ben raffigurata. Gli spazi sociali, quelli che dovrebbero raccogliere e unire le persone, sono vuoti. La lingua, quella inglese, non è quella che sentiamo nei compact disc dei corsi di lingue. Varianti, slang, accenti per alcuni incomprensibili, sembrano essere esempi di un trattato di linguistica. La colonna sonora, quella che suona le immagini, a partire dalla sigla, è semplicemente eccezzionale. Le battute demenziali si intrecciano con i temi sociali dell’emarginazione e della povertà, il giallo della trama si intreccia con il grottesco degli snodi narrativi, la paradia dei generi si concretizza in un genere credibile e convincente. MisFits è giunta alla seconda serie, 7 puntate, una in più della prima serie. Sono 13 episodi che vanno assolutamente visti, in attesa della terza serie. Perchè MisFits è un evento raro e imperdibile, una delle migliori serie degli ultimi anni, per davvero.